Si è tenuto lo scorso venerdì 7 luglio 2023 il secondo appuntamento del Partners Board per la selezione delle startup finaliste che seguiranno il percorso dell’Health&BioTech Accelerator, un progetto di Deloitte Officine Innovazione. Partner d’eccellenza per questa terza edizione dell’evento, i corporate e clinical partners sono Intesa San Paolo RBM salute, MSD Italia, Gruppo San Donato ,Humanitas, Istituto Italiano di Tecnologia, Università di Milano, teleserenità, istituto romagnolo per lo studio dei tumori Dino Amadori e Servizio Sanitario ragionale Emilia Romagna; il partner tecnologico è aws ( amazon web service). I partner investitori sono: Kairos, Digital Magics, Italian Angels, Panakès, Claris ventures. Infine i media partners dell’evento InnovUp, Notizie.it e MakingLife.
La selezione e gli obiettivi
All’iniziativa si sono candidate ben 288 startup provenienti da 40 Paesi, selezionate secondo criteri di innovazione, diagnostica avanzata e salute digitale; prevenzione, tele-salute e vita assistita sono altri criteri presi inconsiderazione nella fase di selezione dei partecipanti.
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In questi mesi il Team di Deloitte Officine Innovazione ha svolto più di 50 incontri con le startup selezionate in modo da approfondire le loro soluzioni e presentarle al meglio ai partner che avrebbero incontrato alla seconda selezione.
L’obiettivo finale dell’Health&BioTech Accelerator, che con le prime due edizioni si è affermato come il maggior programma di Open Innovation in Italia nel settore delle scienze della vita e della sanità, è quello di identificare le realtà più innovative a livello globale, che rispondano agli obiettivi di innovazione cui l’ambito Life Science sta andando incontro. L’idea di “accelerare” l’attività di startup che possano sviluppare e lanciare sul mercato nuovi prodotti si è rivelata vincente, valorizzando le eccellenze italiane facendo tesoro dell’innovazione globale che si presenta in questo evento.
Il team di Deloitte Officine Innovazione, insieme ai suoi numerosi e prestigiosi partner, ha individuato la settimana scorsa le 19 startup che più rappresentano le tendenze di innovazione richieste. Dal punto di vista geografico sono coinvolti 10 paesi, tra cui l’Italia è elemento di spicco con 8 startup su 19, un numero davvero notevole e fonte di grande ammirazione. Al secondo posto si trovano Svizzera e Austria, ma non mancano Regno Unito, Portogallo, Finlandia, Svizzera e Danimarca, mentre Israele e Turchia rappresentano la scena internazionale.
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Le startup
Tra le 19 stratup selezionate la maggior parte opera nella diagnostica avanzata e nelle terapie e prevenzioni digitali, ma vediamo anche rappresentate aziende che si occupano di vita assistita, robotica e tele-medicina.
Ci troviamo ora nella fase centrale dell’accelerazione: dopo la selezione e la giornata di venerdì 7 luglio in cui sono state scelte le candidate finaliste, nei prossimi giorni le startup dovranno lavorare sulla presentazione dei loro progetti, che verranno valutati nella giornata di presentazione al pubblico, alle istituzioni e alla business innovation community, che si terrà il 18 luglio in un evento in presenza che porterà ai prossimi passi.
Di seguito, le startup selezionate come finaliste:
- Medendi: piattaforma italiana di salute e prevenzione digitale per pazienti oncologici
- Sone Health: realtà italiana che realizza tappi per orecchie in grado di migliorare, amplificare e filtrare i suoni dello stetoscopio
- EyeCheckup: azienda turca che produce software per diagnosticare il 95% delle cause della cecità curabile
- RobotDreams: piattaforma austriaca di software per la diagnostica basati sull’AI
- AlgoDx: startup finlandese che produce software di supporto alla clinica, in grado di predire l’insorgenza di sepsi con un anticipo sino a 3 ore e una sensibilità dell’80%
- Huvant: piattaforma di formazione avanzata per il settore medico, tutta italiana
- Health Force: unico lettore di automazione in verticale dell’UE sull’assistenza sanitaria, di produzione austriaca
- PharmaPrime: compagnia italiana leader nello sviluppo e gestione di progetti innovativi di supporto a pazienti con malattie croniche e alle loro famiglie
- SelfBack: stratup danese che produce terapie personalizzate generate dall’intelligenza artificiale
- Capsula: startup italiana che si occupa di progetti, soluzioni e servizi di supporto al paziente
- Bestest: startup di nuovo italiana che sviluppa l’unico test in grado di valutare l’elasticità interna alla struttura dell’osso diagnosticando in tempo il 90% dei rischi di fratture
- Ancora.AI: applicazione svizzera basata sull’intelligenza artificiale per lo sviluppo di clinical trial intuitivi
- Knok: leader sul mercato portoghese di telemedicina
- Morecognition: startup italiana che si occupa di riabilitazione post-ictus per aiutare i professionisti sanitari nel migliorare l’esito delle terapie
- Deversify: azienda svedese leader nell’accuratezza e nella ripetibilità della rilevazione di brucia-grassi istantanei
- Lami: primo sistema italiano in grado di fare visite ed esami a casa integrandosi con altre piattaforme
- Miicare: piattaforma inglese di prevenzione e cura a domicilio
- Popit: piattaforma finlandese che sfrutta dispositivi e app in cloud per monitorare il consumo di meidicine
- Selfit: azienda israeliana che permette una interazione robot-paziente a domicilio, per migliorare lo stato fisico e cognitivo di pazienti anziani
L’ultimo round pre-estivo per l’accelerator si è tenuto lo scorso 18 luglio nel contesto della Deloitte Greenhouse, dove si è chiusa la fase di selection del programma.
Le startup precedentemente selezionate hanno avuto modo di presentare i loro progetti al board, riscontrando grande successo e l’interesse di tutti. La parte digital all’avanguardia, mantenendo il paziente il vero protagonista, essendo il target del lavoro ideativo e produttivo delle startup.
Citiamo l’estremo fascino della ricerca torinese sul vaccino per il cancro al pancreas, o i risvolti estremamente pratici in termini di aderenza alla terapia e assistenza sul territorio di altri che, iniziando da un’esperienza di consegna domiciliare dei farmaci, attraverso il Covid hanno maturato esperienze di teleassistenza e raccolta di dati clinici.
Il focus è sempre più puntato sulla user experience, dalle terapie digitali per la lombosciatalgia all’intercettazione precoce di gravi problemi alla retina. Il paziente è al centro, parte dell’essenza stessa dell’innovazione.